
Frequenti sono i traumi ai denti, da latte o permanenti, perché i bambini giocano, corrono, saltano, si arrampicano e, spesso, cadono lesionando o rompendo qualche dente, perciò la traumatologia dentale richiede l’opera di Odontoiatri specializzati in pedodonzia su richiesta di pediatri, genitori o insegnanti. Uno scontro accidentale giocando, una caduta dal triciclo o dalla bici, uno scivolone o una banale caduta e… il dente si lussa, si spezza o addirittura finisce a terra, spaventando i genitori.
Incidenza: I piccoli traumi ai denti dei bambini sono più frequenti di quanto si possa pensare. I traumi dentali sono una delle emergenze odontoiatriche più frequenti nei bambini. Si stima che il 50% dei bimbi tra 8 e 12 anni cadendo accidentalmente o in attività sportive o per incidenti stradali o violenze subisca un danno dentale. Ne parlarono qualche anno fa sulla Riv. Area pediatrica Silvia Pizzi (specialista in pedodonzia, Parma) e la Caputo (odontoiatria, Università di Parma). I traumi dei denti decidui (cioè da latte) si riscontrano nel 30-40% dei casi e i traumi ai denti permanenti nel 20%. I denti più coinvolti nei traumi in percentuale sono gli incisivi centrali superiori nel 79%, seguiti da incisivi laterali superiori (14%), incisivi inferiori (6,5%), canini superiori (1,2%) e inferiori (0,5%); di solito è interessato un solo dente, raramente più di due. Le lesioni possono essere dentali (comprese le fratture, composte e/o complicate) o a carico dei tessuti di sostegno (lussazioni o avulsioni), lesioni dell’osso di supporto e lesioni dei tessuti molli (abrasione, lacerazione e/o contusione della gengiva o della mucosa orale).
Nel primo anno di vita le lesioni possono essere ascrivibili a disattenzione di chi accudisce il bimbo, a vivacità del bambino oppure a maltrattamenti; sono di solito interessati i tessuti molli del cavo orale (labbra e mucose orali) e i tessuti di sostegno del dente: Le cadute nei primi anni sono causate da incoordinazione motoria deambulando in autonomia, oppure per trasporto, non in sicurezza, del bimbo in automobile; in questi casi le lesioni possono interessare tessuti duri e molli . Da 3 a 6 anni i traumi possono dipendere da giochi di gruppo con l’inserimento nella scuola materna; da 6 a 14 anni con l’attività sportiva scolastica, gli sport individuali o di squadra, cadute in bicicletta e incidenti stradali. Tra le cause anatomiche vi sono le patologie ossee, ma non dobbiamo dimenticare i bambini con disabilità psicofisiche e incoordinazione motoria o cadute provocate da crisi epilettiche o crisi vagali. Fino a 6 anni non vi è differenza nell’incidenza dei traumi dentali nei due sessi, dopo tale età la prevalenza è dei maschietti. Da anni sono state adottate Linee guida da parte dell’International Association of Dental Traumatology e delle nostre Società scientifiche per la valutazione e gestione dei traumi dentali.
(A) Ma vediamo che cosa fare in caso di trauma dei denti da latte con rottura: prima di tutto niente panico. Generalmente un trauma ai denti da latte non compromette il corretto sviluppo della dentatura permanete dei bambini né aumenta il rischio di carie. L’importante è intervenire nel modo giusto con l’aiuto del dentista che raccoglierà anamnesi, esame obiettivo, fotograferà la lesione perché si può passare dall’infrazione dello smalto a fratture della corona o corono-radicolari (le f. radicolari possono essere orizzontali, oblique e verticali, queste ultime sfavorevoli ai fini del mantenimento del dente nell’arcata). In questi casi procedere così:
- se si ha lo spostamento (dislocazione) del dente, tamponare con delle garze se c’è sanguinamento, applicare dl ghiaccio sulla gengiva per alleviare il dolore e consultare il dentista , meglio se specializzato in pedodonzia (dentista dei bambini). Spesso basta una piccola manovra per raddrizzarlo.
- se il dente è estruso cioè tende a uscire dalla gengiva. In tal caso, dopo aver bloccato il sanguinamento e applicato il ghiaccio, portare il bambino dal dentista che valuterà l’entità del trauma e l’eventuale necessità di spingere il dente verso la gengiva per riposizionarlo correttamente.
- se il dente rientra nella gengiva (intrusione) in tutto o in parte, trattare la parte lesa come sopra e contattare il dentista pediatrico per una visita. Nella maggior parte dei casi il dentino tenderà a scendere da solo; in altri potrebbe essere necessaria l’estrazione del dente.
- se il dente cade (avulsione) sarà sufficiente disinfettare la gengiva, trattare il dolore e… attendere serenamente la comparsa del dente permanente.
- se il dente si spezza, cercare subito di recuperare il frammento che si è staccato bagnarlo molto con saliva, ma al più presto conservarlo in un bicchiere di latte o soluzione fisiologica per evitare che si disidrati per portarlo al dentista. Eliminare eventuali schegge dalla bocca del bambino, tamponare con la garza e applicare sempre ghiaccio. La visita del dentista è necessaria anche se non sempre è possibile riattaccare il pezzetto di dente perduto, ma tentar non nuoce!
- Se il dente annerisce dopo un trauma, e ciò può accadere nelle settimane successive, il dente da latte spezzato o traumatizzato potrebbe annerirsi per via di una lesione al nervo o ai vasi sanguigni che si trovano alla radice. Niente allarme: il dente non va rimosso perché serve al corretto sviluppo di quello permanente. Se invece l’annerimento si accompagna all’infiammazione, con possibile comparsa di ascesso, contattare subito il dentista pediatrico che programmerà l’estrazione del dentino e una cura antibiotica o antinfiammatoria locale (collutorio o spray).
(B) Se i traumi riguardano i denti permanenti con rottura o caduta, recuperare il dente tenendolo dalla parte della corona e sciacquarlo leggermente sotto acqua fredda prima di provare a riposizionare immediatamente il dente al suo posto nella bocca del bambino, facendogli tenere una garza tra i denti. Se questo non fosse possibile, mettere il dente in un bicchiere di latte e portare subito il bambino dal dentista per tentare di riposizionare al più presto il dente.
La ricostruzione dentale è possibile: A) se il dente da latte fosse fratturato per salvaguardare il dente permanente che deve nascere; è anche possibile effettuare una ricostruzione in composito solo se la frattura è lontana dalla radice del dente lesionato: la parte ricostruita non aderirà alla gengiva, e cadrà con esso quando si cambieranno i dentini. B) Se il trauma invece provocasse una frattura di un dente permanente la ricostruzione in composito è quasi sempre possibile perchè la radice del dente definitivo è più solida.
Consigli per i genitori
- sorvegliare attentamente il bambino durante i giochi;
- allacciare i bambini con la cintura o far sedere nel seggiolino quando si viaggia con loro in autovettura;
- far indossare ai bambini i paradenti, se praticano sport di contatto;
- rivolgersi sempre ad un dentista pediatrico che effettuerà i controlli clinici e le radiografie necessarie per intervenire in base alle citate linee guida.