Il benessere  dei bambini è una priorità, per cui dobbiamo sapere come evitare, ad esempio, gli avvelenamenti

I bambini, fin dalla nascita, hanno bisogno di tutte le attenzioni possibili in modo da fargli affrontare “in sicurezza” il mondo che li circonda. In età pediatrica, infatti, gli incidenti sono molto frequenti e variano per tipo e per frequenza in rapporto alle diverse età del bambino e ai diversi ambienti che egli vuole esplorare; di solito si tratta di eventi di modesta entità, ma altre volte possono compromettere la salute del bambino (sono la causa di circa il 20% dei ricoveri ospedalieri). La casa sembra sicura ma,  con i suoi molti spazi occupati da oggetti affascinanti per un bambino, è un luogo incredibilmente ricco di pericoli. Per gli  adolescenti, è solo un esempio, anche il traffico stradale rappresenta un fattore di rischio (basti pensare ai ragazzi in motorino, in monopattino elettrico o in bicicletta). E’ dunque necessario non solo conoscere alcune procedure di P.S. in caso di incidenti (traumi, ustioni, cadute, avvelenamenti o altro) ma soprattutto essere istruiti a prevenirli, oltre che in base alle disposizioni di legge e le norme, soprattutto attraverso un maggiore senso di responsabilità dei genitori. È necessario, infatti, che chiunque si prenda cura dei bambini di tutte le età vigili continuamente, soprattutto quando essi iniziano a muoversi in modo autonomo e la curiosità li spinge a toccare (es. fili elettrici e spine) e assaggiare mettendo in bocca tutto ciò che è nuovo. Bisogna essere vigili ma non assillanti perché la prevenzione esasperata, oltre che impossibile, è anche controproducente in quanto un bambino che vive in un  costante senso di pericolo diventa ansioso. Ma oggi vorremmo parlare dei possibili rischi di un bambino partendo da alcuni esempi illustrati in uno studio della Angelini Pharma, che inizia dagli Avvelenamenti. Più dell’80% degli avvelenamenti avvengono in ambiente domestico perché i bambini sono vivaci, curiosi di esplorare, toccare o “assaggiare” tutto quello che viene loro a tiro. D’altra parte se a questi fattori si aggiungono la distrazione o la stanchezza degli adulti ecco che si creano le condizioni per cui un bambino può entrare in contatto con sostanze pericolose. Le principali sostanze tossiche che sono causa di avvelenamento sono: 1) i farmaci, in particolare gli psicofarmaci, i farmaci x cardiopatie e gli antipertensivi, dove anche una sola compressa per adulti può portare il bimbo in ospedale; 2) i prodotti per la pulizia della casa: dai detersivi, sia liquidi che in polvere (se ingeriti possono provocare modesti dolori addominali e vomito con il rischio di inalazione di schiuma), ai prodotti contenenti sostanze caustiche, presenti nei detersivi per lavastoviglie, negli igienizzanti per il water, negli sciogli-calcare e nelle candeggine (causa di irritazioni o di ustioni cutanee di vario grado e, se ingeriti, ustioni dell’esofago e dello stomaco); 3) i prodotti per la cura della persona, come i saponi, il bagno schiuma, lo shampoo, poco tossici se assunti in piccole quantità, ma che, ingeriti, possono provocare dolori addominali e vomito; più rischiosi sono i prodotti come le tinture per capelli, i depilatori e l’acetone per le unghie; 4) gli smacchiatori e i solventi, che possono provocare, se ingeriti, disturbi gastrointestinali e sonnolenza; 5) gli insetticidi e i prodotti per orti e giardini; 6) i combustibili, come le tavolette solide per accendere il barbecue; 7) i prodotti per uso industriale o agricolo. Quindi è necessario pensare alla prevenzione di eventuali avvelenamenti tenendo medicine, vitamine, smacchiatori, detersivi, varechina ed altri caustici, vernici, benzine e sostanze chimiche per uso agricolo (fertilizzanti, antiparassitari, diserbanti) lontano dalla portata dei bambini e riporli sotto chiave e nei piani alti , subito dopo l’uso. Anche per la prevenzione ci dobbiamo attenere a precise raccomandazioni come: (a) evitare in modo assoluto di trasferire sostanze tossiche dalla loro confezione originale a bottiglie, barattoli o ad altri contenitori per uso alimentare: è frequente che il bambino possa ingenuamente ingerire tali sostanze tossiche mentre cerca qualcosa da bere o da mangiare; (b) non lasciare in giro per casa le confezioni originali delle sostanze tossiche: spesso sono belle, colorate, facili da aprire ed attirano i bambini ad “assaggiarne” il contenuto; (c) tenere le medicine nelle loro confezioni di sicurezza e non lasciare in giro gocce o compresse; (d) accertarsi che le piante di casa non abbiano bacche, foglie o fiori velenosi; (e) aggiornare e tenere a disposizione numeri telefonici utili come quello del Centro Antiveleni di riferimento (es il CAV Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma ha il seguente Numero: 06-6859.3726), che dovrà essere subito interpellato nel caso di ingestione di tossici. Comunque bisogna anche sapere come portare un primo soccorso qualora la sostanza tossica  entri in contatto con la pelle, con gli occhi o essere respirata e/o ingerita: nei bambini l’ingestione è frequente. Se la sostanza entrasse in contatto con la pelle lavare accuratamente con acqua e sapone la parte interessata e poi chiamare il centro antiveleni. Se il contatto fosse con gli occhi questi devono essere lavati sotto acqua corrente per 10-15 minuti e successivamente consultare un medico o un oculista. Se la sostanza fosse ingerita: allontanare eventuali residui della sostanza tossica dalla bocca del bambino; se il bambino fosse in  stato di coscienza alterato (tendenza ad addormentarsi), porlo sul fianco destro, affinché eventuale vomito non venga inalato nelle vie respiratorie, ma identificare la sostanza tossica servendosi del contenitore. Se si trattasse di un farmaco, cercare di stabilire la quantità assunta dal bambino; nel caso di compresse, si contino quante compresse mancano dalla confezione e, se il bambino ha vomitato, contare quante compresse sono state eliminate con il vomito. Telefonare poi al Centro Antiveleni tenendo a disposizione il contenitore, con le istruzioni sul farmaco tossico, per ottenere le prime istruzioni. Portare quindi, per sicurezza, il bambino al Pronto Soccorso più vicino. Ringraziamo l’Angelini Pharma che ci ha dato la possibilità di fornire informazioni utili.

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