Promuovere l’allattamento al seno salverebbe 820.000 vite l’anno

breastfeeding-2771225_640

MINISTERO DELLA SALUTE – DOTTNET – 29/07/2019 

NDR. Il MS  e l’OMS sfondano una porta, aperta anzi “sfondata da noi pediatri italiani“ da sempre!  Ma i problemi che ostacolano l’allattamento al seno non sono soltanto di natura sanitaria ma soprattutto sociale e lavorativa per le nutrici che sono costrette, per sbarcare il lunario, ad allontanarsi per molte ore dai loro piccoli ricorrendo al latte artificiale, peraltro ormai affidabili e molto simili al latte materno, con annessi  problemi psicologici e sensi di colpa. 

Ma leggiamo insieme il messaggio, assolutamente condivisibile, del Ministero della Salute

Il latte materno è un diritto per ogni neonato, fa bene alla salute e ha un impatto positivo sull’economia. Ma ancora solo per 4 bimbi su 10 è l’unico alimento nei primi sei mesi di vita. Estenderlo a tutti potrebbe salvare più di 820.000 vite ogni anno, e comportare risparmi per 340 miliardi di dollari annui. A stimare i costi, è uno studio condotto in 100 Paesi, nell’ambito dell’iniziativa Alive & Thrive, in vista della settimana dell’allattamento al seno, promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) dal 1° al 7 agosto. Per promuovere, anche in luoghi pubblici, questo gesto sano e naturale, il Ministero della Salute ha realizzato uno video, andato in onda sulle reti Rai, che ha come testimonial i comici Nuzzo & DiBiase.

L’Oms raccomanda l’allattamento al seno esclusivo fino ai 6 mesi, quindi una prosecuzione, affiancandolo ad un’alimentazione complementare, fino a 2 anni… o più. Il latte materno, infatti, ha tutti i nutrienti essenziali e nella giusta proporzione per una crescita sana del bimbo, riduce il rischio di allergie, è disponibile in ogni momento ed è gratuito. Ma ha benefici anche per la salute delle mamme, poiché riduce il rischio di emorragie post – partum, di osteoporosi dopo la menopausa e quello di cancro del seno e dell’ovaio. Tuttavia, ancora circa il 40% dei bimbi a livello globale non è allattato esclusivamente al seno e anche nel nostro Paese, precisa il Ministero della Salute, vi è una diffusione “non ottimale” e “disomogenea nelle varie regioni, con una maggiore distribuzione nel Nord-Est”.

“È naturale!” è quindi lo slogan della nuova campagna lanciata dall’ex ministro Giulia Grillo, per divulgare, in chiave ironica, il messaggio che ogni donna deve sentirsi libera di allattare, anche in pubblico o nei luoghi di lavoro: “sempre e ovunque”. 

“La scelta del Ministero di pubblicizzare l’allattamento materno”, spiega Maria Vicario, presidente della Federazione Nazionale degli Ordini della Professione di Ostetrica (Fnopo), “è d’aiuto agli innumerevoli inviti che ostetriche, ginecologi, neonatologi e pediatri rivolgono da tempo ma che non sempre è facile seguire”. Per questo, “è importante che le donne frequentino i corsi di accompagnamento alla nascita, e dopo il parto, i corsi di sostegno all’allattamento”. L’appello alle neo-mamme, conclude, “è di non scoraggiarsi davanti alle prime difficoltà e di chiedere consiglio alle ostetriche che sapranno aiutare, anche nei casi in cui, per specifiche situazioni, si dovesse optare diversamente“.

Accanto a questo, però, conclude l’Oms, vanno anche promosse precise scelte politiche, a livello nazionale, tra cui “la concessione di un congedo di maternità retribuito per un minimo di 18 settimane e un congedo di paternità retribuito per incoraggiare la responsabilità condivisa”, oltre a “un posto di lavoro adatto a supportare la prosecuzione dell’allattamento e assistenza all’infanzia a prezzi accessibili”. 

L.A.:  “Purtroppo quest’ultima proposta del’OMS relativa alle pur necessarie ed auspicabili scelte politiche è soltanto UTOPIA… o peggio DEMAGOGIA. La domanda nasce spontanea (ricordate, così esordiva il giornalista Lubrano a “Mi manda RAI 3” molti anni fa, frase che ebbe un grande successo popolare) perchè le proposte migliorative economiche e sociali sono inconciliabili con la situazione in cui versa attualmente il nostro bel Paese”.

Lascia un commento