Avete mai visto un neonato dall’aspetto vecchieggiante?

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Eppure esiste e un nostro assiduo lettore, incuriosito da tale possibilità, mi ha chiesto di parlarne. Ebbene un neonato dall’aspetto vecchieggiante, facies con occhi infossati, sguardo vivace ma ansioso e corrucciato, lungo e magro non può che essere un post-maturo o post-termine distrofico (vedi foto).

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Il che significa che la gestazione si è protratta al di là della 42° settimana. Circa il 6% delle gravidanze nel mondo può presentarsi così  perchè  collegata a una errata datazione e valutazione della gestazione. Le cause o fattori di rischio possono essere molteplici e, al di là dei figli nati da genitori dal basso livello culturale e socio-economico, abbiamo la nulliparità, una precedente gravidanza post-termine, l’obesità materna, un feto di sesso maschile, malformazioni, trisomia 13 e 18 e la sindrome di Seckel (nanismo a testa d’uccello). Comunque i postmaturi possono anche essere “eutrofici”, cioè ben nutriti con peso superiore a quello dei neonati a termine (g 3800 o più e altezza superiore a 52 cm). Vernice caseosa scarsa, cute senza lanugo, pannicolo adiposo abbondante; occhi aperti sguardi vivo, suzione molto valida.  Preoccupano invece i postmaturi distrofici e iponutriti a causa della insufficienza placentare. A questo proposito devo precisare che normalmente la crescita del feto lineare si osserva fino alla 41° settimana, dopo di che la crescita si arresta perchè la placenta va incontro a graduali fenomeni di invecchiamento. Nei casi di distrofia neonatale  troviamo problemi respiratori, nutrizionali, il liquido amniotico tinto di meconio, l’aspirazione di meconio, l’oligoidramnios, il punteggio di APGAR (indice di vitalità) basso alla nascita (normale è sopra 7/10). vernice caseosa ridotta, muscolatura esile, anossia da invecchiamento placentare. Il calo fisiologico è più modesto, la diuresi ridotta e a volte è presente  albuminuria, febbre da sete (cioè da disidratazione) nelle prime 48 ore, ittero meno frequente tranne che nei neonati con asfissia. Alla nascita il postmaturo distrofico può presentare complicanze come  la sindrome da aspirazione meconiale, la polmonite da aspirazione, l’asfissia e lesioni traumatiche con paralisi ostetriche da parto distocico per la sproporzione tra canale del parto e dimensioni del bimbo.

Oggigiorno però, si può stare  tranquilli, se la gravidanza è seguita periodicamente da specialisti tale situazione non si verificherà, anche grazie ai controlli ecografici ed alle  accurate  valutazioni ante-partum, con oculata gestione intra-partum e  gestione post-partum. Quello che si raccomanda, di fronte a questo tipo di neonati con le complicanze sopra elencate, è la cura delle patologie con precoce correzione di due importanti difetti metabolici, quale l’acidosi da anossia/asfissia (con bicarbonato di sodio e.v.) e l’ipoglicemia (con glucosio al 20% o al 40% e.v.) in modo da evitare le sequele neurologiche come convulsioni o ritardo dello sviluppo psico-motorio. (dal mio vecchio Manuale di Neonatologia, Pediatria e Igiene ospedaliera e da Cloherty  e Stark’s, Manuale di Neonatologia) ( la)


Foto di copertina tratta da Il curioso caso di Benjamin Button di David Fincher

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